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DiAvv. Luciano Mottola

Riforma delle visite fiscali. Ok del Consiglio di Stato: atteso il decreto definitivo

Al via l’avvio dell’iter esecutivo della riforma riguardante il regime delle visite fiscali. Parere sostanzialmente favorevole del Consiglio di Stato allo schema di decreto presentato dal Governo. Le osservazioni sollevate sono poche e di carattere meramente tecnico, quindi i lavori dovrebbero procedere velocemente nelle prossime settimane.

Le novità essenziali saranno le seguenti:

Armonizzazione delle fasce orarie del pubblico e del privato

Le visite fiscali da effettuare ai lavoratori pubblici in malattia cambiano completamente volto, in particolare per quanto riguarda le fasce orarie di reperibilità.

Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, inclusi i giorni festivi, sulla scorta delle indicazioni del Consiglio di Stato che ha ribadito che è necessario “armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato”.

Sul rientro a lavoro anticipato

Per quanto riguarda il rientro del lavoratore in malattia in anticipo rispetto a quanto previsto dal certificato medico, che richiede la sostituzione del certificato medico con possibilità di emettere sanzioni nei confronti di chi non lo sostituisce,  il Consiglio di Stato ha stabilito che è necessario specificare che il certificato sostitutivo possa essere redatto anche da un secondo medico. Nel caso in cui, infatti, non sia possibile ricorrere al medico che aveva visitato il lavoratore in un primo momento, il ritardo nella procedura potrebbe influire negativamente sull’anticipato rientro.

Polo unico Inps

Sarà istituito il polo unico Inps e sancito il passaggio definitivo di consegne dalle Asl all’Istituto. Il dato più importante è probabilmente quello che riguarda il numero delle visite a domicilio, che secondo gli obiettivi del presidente dell’Inps Tito Boeri dovrà arrivare a coprire il 5% di tutti i certificati presentati, e quindi ad almeno trecentomila controlli l’anno.

Ma non solo. Il nuovo polo unico potrà anche avvalersi di specifici strumenti informatici, come dichiarato dal Direttore Generale,  che permetteranno all’Inps di concentrarsi in particolare sui dipendenti più sospetti, soprattutto nei giorni di malattia a cavallo di festività e weekend.